
Cinema e migranti: Lamerica di Gianni Amelio
Lamerica, di Gianni Amelio, è un film che va collocato in un contesto storico preciso: quello degli anni ‘90, prima dei quali in Albania vigeva una dittatura di stampo comunista, stalinista e isolazionista (non solo nei confronti dell’Europa occidentale ma anche verso I Paesi del blocco di Varsavia) che si disgregò in seguito alla caduta del muro di Berlino gettando la nazione nel caos.
Fu così che migliaia e migliaia di albanesi si imbarcarono su enormi navi fatiscenti e mezzi di fortuna per superare le 60 miglia di mare che la separano dalle coste della Puglia.
Perchè per gli albanesi, l’Italia rappresentava un paese di ricchezza e opportunità come l’America per gli emigranti che dal nostro Paese erano partiti per attraversare l’Atlantico in cerca di una vita migliore. Un miraggio che i migranti albanesi avevano avuto modo di vedere dalla televisione italiana, che aveva creato l’illusione di una nazione ricca e spensierata, ma che al loro arrivo nascondeva una realtà ben diversa.

In questo contesto, Lamerica di Gianni Amelio non racconta una storia di migranti, bensì di due truffatori, interpretati da Michele Placido e Enrico Lo Verso, che dall’Italia si recano in Albania per fare affari sulle spalle di una nazione allo sbando, ma ricca di opportunità e povera di controlli per gente priva di scrupoli.

Un film da riscoprire, davvero anomalo per il cinema Italiano dei primi anni ‘90, con una produzione da grande film internazionale e con un respiro epico che trascende I confini raccontando una storia dalla valenza universale, purtroppo ancora oggi molto attuale, in cui lo spettatore si immerge insieme ai protagonisti e si perde alla deriva nel caos che li circonda.
Lamerica è disponibile in DVD nella collana La Cineteca di Gianni Canova.